martedì 15 marzo 2011

Olio extravergine contro i tumori: settimana della prevenzione


Fino al 21 marzo, si svolge nelle maggiori piazze italiane la Settimana della Prevenzione Oncologica, uno dei principali appuntamenti della LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha lo scopo di sensibilizzare e rendere tutti consapevoli che la Prevenzione è la miglior alleata della buona salute nonché lo strumento più efficace per combattere i tumori. Sono oltre 2 milioni e mezzo gli ammalati di cancro in Italia, ma se guardiamo il positivo della fotografia, vediamo che la mortalità per cancro diminuisce lentamente ma costantemente. Non solo grazie ai nuovi farmaci e ai trattamenti d’avanguardia, ma anche e soprattutto alla prevenzione e alla diagnosi precoce che restano oggi gli strumenti più efficaci per combattere i tumori. In questo contesto la LILT è da sempre impegnata a diffondere la corretta informazione, a promuovere l’educazione sanitaria. Vi sono semplici regole da seguire, semplici azioni che ogni persona può compiere per ridurre il rischio di sviluppo della malattia. A cominciare da una dieta salutare, com’è la Dieta Mediterranea, non per nulla di recente proclamata dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Simbolo dell’evento è, come sempre, l’olio extra vergine di oliva. Migliaia di volontari distribuiranno, in tutte le città italiane, una bottiglia d’olio extra vergine d’oliva, che per le sue qualità rappresenta un prezioso alleato per la salute. I volontari LILT saranno presenti nelle piazze del nostro Paese, pronti ad offrire un utile opuscolo ricco di informazioni, indicazioni, consigli e ricette, mentre i 395 punti Prevenzione/ambulatori LILT resteranno aperti a tutta la popolazione con medici e operatori sanitari che saranno a disposizione per elargire quei servizi che fanno della LILT un di insostituibile punto di riferimento nella lotta contro i tumori.Dossier


lunedì 7 marzo 2011

Disabili Milano e Lombardia, Piano di Azione Regionale sulla disabilità

INTRODUZIONE – La finalita` del documento
Il Piano d’Azione Regionale muove dalla convinzione che
ogni persona nel suo percorso di vita, in un contesto

ambientale sfavorevole, puo` diventare una persona
con disabilita'.
E` quanto previsto anche dall’art. 1 della convenzione
ONU del 2007: «per persone con disabilita` si intendono
coloro che presentano durature menomazioni fisiche,
mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con
barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena
ed effettiva partecipazione nella societa` su base di
uguaglianza con gli altri» (Convenzione delle Nazioni Unite sui
diritti delle persone con disabilita` ).

La disabilita` non e` quindi intesa come un fattore
straordinario, ma come un dato relativamente diffuso,
che chiama in causa la societa` nel suo complesso.
L’obiettivo di Regione Lombardia e` garantire piena

dignita` di esistenza a tutti i suoi cittadini.
Il bisogno, proprio di ogni individuo, di affermare
ed esprimere compiutamente la propria liberta`
necessita di un ambiente favorevole, alla cui

realizzazione collaborano molteplici fattori:
l’educazione, il lavoro, il mondo dell’impresa,
il terzo settore, gli enti e le istituzioni locali,
il settore dei trasporti come quello del tempo libero.
In tal senso, molte azioni a favore delle persone
con disabilita` sono state intraprese in Regione
Lombardia nel corso del tempo e diverse sono le
esperienze sul territorio che hanno evidenziato

elevate capacita` di accoglienza e risposta.
Tuttavia sono ancora troppe – in Europa, in Italia
e anche in Lombardia – le barriere che ostacolano
il percorso di vita di una persona con disabilita`,

a partire dalla nascita fino all’eta` adulta ed anziana.
Per creare un ambiente capace di sostenere

concretamente la volonta` delle persone con disabilita`
di perseguire la propria piena realizzazione personale
e sociale, e` necessario creare un sistema articolato
di conoscenza dell’esistente (sia in termini di bisogno
sia rispetto ai tentativi di risposta in essere), che integri
i diversi livelli dell’azione politica garantendo una

risposta efficace ed univoca.
Questo e` possibile solo attraverso la realizzazione
di un piano congiunto che superi i problemi di

coordinamento e integrazione tra i diversi livelli
territoriali e all’interno di Regione Lombardia.
Il Piano d’Azione Regionale per le politiche in favore

delle persone con disabilita` vuole essere uno
strumento operativo, integrato e sinergico, che
definisca obiettivi e strumenti per una politica regionale
unitaria.
E`stato percio` concepito in maniera intersettoriale
e interassessorile, cosı` da razionalizzare e ottimizzare
le iniziative esistenti, favorire le esperienze virtuose gia`

presenti sul territorio, contribuire a innovare e
migliorare le politiche per la disabilita` .
Il focus non e` limitato ai soli aspetti di carattere

assistenziale, ma si estende anche a quelli
bio-psico-sociali, indispensabili per rimettere la
persona al centro e renderla protagonista del sistema
in tutte le fasi della vita.

La struttura del Piano d’Azione segue pertanto
questa direzione, affrontando le diverse aree del
bisogno e le domande della persona.

Dopo una descrizione del quadro istituzionale di
riferimento e degli obiettivi e strategie generali,
si affrontano i temi, tra loro legati, della continuita`
della risposta nei diversi settori (Salute e Assistenza,
Educazione, Lavoro e Impresa e l’innovativo ruolo dell’accompagnamento e del Case manager) e
dell’accessibilita` e fruibilita` del territorio
e dei servizi, secondo una concezione ampia che

comprende anche gli aspetti legati alla comunicazione
e alla realizzazione dell’Expo 2015.
Vengono infine descritti gli elementi trasversali
di governance del sistema e della rete dei servizi e

l’analisi di sostenibilita` economica e finanziaria
del Piano d’Azione.
Dossier "Disabili Milano e Lombardia, Piano di Azione Regionale sulla disabilità"