venerdì 28 novembre 2014

Il gruppo "AMIC SOLO CITTADINI INVALIDI" INFORMA

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mercoledì 26 novembre 2014

Bonus Bebè 2015: le nuove regole di reddito

Cambiano le regole per l'accesso al Bonus Bebè: nuove soglie d'accesso e contributo INPS raddoppiato per i meno abbienti.

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto nuove “Misure per la famiglia” (articolo 12 del Ddl Stabilità), tra le quali anche il Bonus Bebè: un assegno di importo annuo di 960 euro erogato mensilmente (circa 80 euro al mese) per ogni figlio nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017. L’assegno verrà corrisposto a decorrere dal mese di nascita o adozione e fino al terzo anno di vita.

=> Bonus Bebè: contributo con richiesta INPS

Nuovi requisiti d’accesso

Per quanto riguarda i requisiti di accesso al Bonus, un emendamento alla Legge di Stabilità depositato in commissione Bilancio alla Camera ha cambiato le regole, definendo nuove soglie di accesso al beneficio e un assegno raddoppiato per le fasce di reddito più basse. Nel dettaglio:
  • potranno accedere al Bonus Bebè i genitori il cui valore dell’indicatore ISEEnon superi i 25mila euro;
  • se l’ISEE è inferiore ai 7mila euro il Bonus Bebè raddoppia.

=> Bonus Bebè per nascite e adozioni

Da sottolineare che si tratta di una proposta e che per conoscere i requisiti definitivi e le modalità di accesso al Bonus Bebè bisognerà tuttavia attendere la versione finale del Disegno di Legge di Stabilità 2015.

giovedì 30 ottobre 2014

Apre in viale Zara il nuovo sportello per aspiranti microimpreditori

  
Tajani: ”In tre anni abbiamo erogato 2,7 milioni di euro a oltre 1.200 persone che, grazie al microcredito, sono riusciti a entrare nel mercato del lavoro attraverso l’autoimprenditorialità”
Tajani con Attali
Milano, 29 ottobre 2014 – Aiutare chi desidera puntare su se stesso e mettersi in proprio creando una microimpresa o una piccola attività artigianale. Questo l’obiettivo di Micro2, lo sportello di accompagnamento alla creazione di microimprese inaugurato oggi in viale Zara 100 dall’assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani e dal Presidente di PlaNet Finance Italia Jacques Attali. Lo sportello si rivolge ad aspiranti imprenditori e alle persone senza impiego o che vivono una situazione di particolare difficoltà socio-economica, spesso escluse dai normali circuiti bancari.
“L’apertura di questo nuovo sportello rappresenta un'opportunità per molte persone, oggi particolarmente colpite dagli effetti della crisi economica, come i giovani, le donne, gli over 50 o i cittadini stranieri che possono cosi entrare e, talvolta, rientrare nel mercato del lavoro attraverso l’autoimprenditorialità". Così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico Cristina Tajani che prosegue: "In tre anni di esperienza, attraverso Fondazione Welfare, abbiamo potuto verificare l'efficacia dello strumento microcredito, in particolare tra le donne che mostrano un'ottima attitudine alla restituzione dei prestiti concessi. Questi risultati, conclude l'assessore, ci hanno spinti ad allargare la rete degli sportelli attivi in città".
“Oggi il miglior modo di trovare un impiego, è crearselo da sé. La nostra missione, in Italia così come nei 40 Paesi dove siamo attivi, è quella di aiutare gli aspiranti microimprenditori a trasformare il loro progetto in realtà", spiega Jacques Attali, Presidente di PlaNet Finance Italia e del Gruppo PlaNet Finance. “Sono molto orgoglioso dell’apertura a Milano di questo primo sportello. In Francia, dal 2006, attraverso lo stesso programma, abbiamo contribuito alla creazione di oltre 2000 microimprese. Mi auguro che Micro  avrà lo stesso successo in Italia".
Lo spazio Micro2 di viale Zara amplia di fatto la rete di sportelli della rete Microcredito Milano di Fondazione Welfare Ambrosiano attiva dal 2011, che giunge così a 14 punti su tutto il territorio cittadino. Ad oggi sono 1.208 i soggetti che si sono rivolti agli sportelli di microcredito a Milano, per un totale di oltre 2,7 milioni di euro erogati (1,7 milioni per il credito alle persone e 1 milione per credito alle imprese ). Il prestito medio è 5 mila euro per le persone e 15 mila euro per quelli rivolti all’impresa . I richiedenti sono per il 57% uomini e 43% donne. L'età dei richiedenti è per il 15% compresa tra 18-30 anni, il 23% 31-40, 35% 41-50 e il 24% tra i 51-60 anni. Gli utenti sono per il 61% di nazionalità italiana. Gli stranieri (pari al 39% ) provengono da 64 Nazioni: il 50% dal Sud America ( soprattutto Perù ed Ecuador), il 25% dall’Africa e il 25% dall’Europa dell’Est . Tutti questi soggetti hanno utilizzato le risorse per aprire una piccola attività commerciale, artigianale o dedicata ai servizi. Il tasso d’interesse applicato ai prestiti è del 2%.
I servizi gratuiti offerti dallo sportello Micro2 spaziano dall’orientamento all’aspirante imprenditore, con la discussione dell’idea fino alla sua realizzazione attraverso la stesura di business plan, cui si affiancano processi d’incubazione e di co-working, sino all’orientamento all’accesso al microcredito o ad altre concessioni di contributi per l’attuazione. E ancora: attività di coaching e di tutoraggio che accompagnano la nuova impresa nella sua evoluzione da idea a concreta realtà.

A beneficiare delle azioni di Micro2 saranno anche i giovani che, affacciandosi sul mercato del lavoro, sono più esposti ad una situazione di precarietà, insicurezza e discontinuità. Questa vulnerabilità è amplificata nel caso di famiglie giovani che devono provvedere al mantenimento dei figli. Le donne , soggette ad una certa debolezza strutturale del mercato del lavoro che rende loro più difficile accedere agli impieghi più sicuri e meglio retribuiti e conciliare i tempi famiglia-lavoro. Gli adulti con più di 50 anni che perdono il posto di lavoro e hanno difficoltà a riqualificarsi e reinserirsi in un altro impiego e infine gli stranieri, che hanno un basso livello di istruzione e specializzazione o che possiedono un titolo di studio acquisito nel proprio Paese d’origine ma si trovano a fare lavori non in linea con le loro capacità.
Il progetto Micro2 nasce da un’idea di PlaNet Finance Italia con il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione di diversi partner, pubblici e privati, con l'obiettivo di contrastare, attraverso lo sviluppo dell’auto-imprenditorialità, le conseguenze sociali della crisi economica: Rotary Club Milano San Babila, Capgemini Italia, Fondazione Cariplo, UBI Banca Popolare Commercio ed Industria (Partner fondatori) e Rotary Club Milano Duomo, Studio Pirola Pennuto Zei ed Associati, Programma Virgilio, Fondazione Welfare Ambrosiano, AISTP.
FONTE COMUNE DI  MILANO

lunedì 27 ottobre 2014

“Perdita di memoria? Può non essere Alzheimer”

Il 20% delle demenze è frutto di una patologia curabile, se diagnosticata in tempo

Il 20 per cento delle demenze diagnosticate a chi ha più di 65 anni non è Alzheimer nè demenza senile, ma una patologia che si chiama «idrocefalo normoteso»: diagnosticata in tempo è curabile. È il tema è al centro di un incontro, domani, nell’Aula Magna di Neuroscienze alle Molinette di Torino. 
«Spesso - spiega il professor Alessandro Ducati, primario di Neurochirurgia universitaria dell’ospedale Molinette - i sintomi (difficoltà nel camminare, deficit cognitivo, incontinenza) sono confusi con quelli dell’Alzheimer, del Parkinson o di altre forme di demenza senile, ma, a differenza delle altre demenze che sono irreversibili, l’idrocefalo è guaribile». L’idrocefalo normoteso è trattabile infatti con un intervento neurochirurgico di durata mediamente inferiore ai 60 minuti: grazie all’impianto di una valvola regolabile, l’eccesso di liquido nel cervello viene drenato e incanalato verso un’altra parte del corpo, dove può essere assorbito dal flusso sanguigno. 
 
L’incontro di domani, aperto al pubblico, è promosso da FederAnziani nell’ambito della campagna di comunicazione che la Federazione della terza età sta portando avanti nell’ambito di questa malattia. L’evento è rivolto a tutti gli anziani, ai medici di famiglia, neurologi, neurochirurghi, geriatri, neuropsicologi, psicogeriatri, neuroradiologi e medici di medicina neuroriabilitativa e punta l’attenzione sull’importanza di un corretto approccio diagnostico. Una diagnosi errata può significare per il paziente una terapia inadeguata e quindi l’incurabilità. Alcuni semplici test clinici permettono di sospettare la diagnosi corretta, che viene poi provata con esami radiologici ed altri accertamenti strumentali
LINK http://www.lastampa.it/2014/10/27/cronaca/perdita-di-memoria-pu-non-essere-alzheimer-tIdRSC8M1oWrOqZIwJB9DI/pagina.html

lunedì 29 settembre 2014

Ansia di accettazione sociale: come la superano i prof?

Bella domanda, si potrebbe dire e noi la facciamo ai nostri lettori nel solo intento di conoscere un po’ meglio i docenti e il mondo che li circonda. Nessuna velleità scientifica dunque, ma solo il piacere di dialogare con loro su versanti diversi, più personali, forse anche più intimi. Uno sforzo della nostra redazione in omaggio allo straordinario mondo della scuola, nella certezza che altri ci copieranno.
Secondo gli studiosi, i disturbi da stress sono fra i problemi psicologici più frequenti, per cui sorge spontanea la domanda se lo stress presente intorno a noi abbia il potenziale di contaminarci e comprometterci. E se è così, cosa fare per vincerlo o comunque per evitare questo pericoloso contagio? Ma non solo. Secondo illustri psicoterapeuti “tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita l'ansia, ma ognuno di noi ne dà un'accezione differente: eccitazione, nervosismo, preoccupazione, panico, apprensione, tensione”.
“Sono diverse sfumature di uno stesso concetto. Lo stato d'ansia sperimentato dipende anche e soprattutto dalle proprie caratteristiche personali e dalla situazione specifica in cui si innesca. Un meccanismo che tende a cronicizzarsi in un circolo vizioso di attivazione emotiva disfunzionale in risposta ad una situazione che si ipotizza di non sostenere. Conoscere le proprie capacità di adattamento e rispondere in base alle proprie risorse personali può essere un primo passo di autoterapia”.
Senza alcuna pretesa scientifica, ma con il solo intento di capire meglio il variegato mondo del personale della scuola, mettiamo in linea un altro sondaggio relativo alle strategie che i docenti adottano per cercare maggiore sicurezza nei rapporti con i colleghi che poi, essendo tutti nella stessa condizione, costoro, “gli altri”, è ciascuno di noi.
Studiosi della materia suggeriscono, per vincere il disagio coi colleghi e aumentare quindi la nostra sicurezza rapportandoci con loro, alcuni stratagemmi sul tipo: “non aspettiamo che siano gli altri a fare il primo passo”, anche perché “concedersi mentalmente di poter sbagliare non è segno di debolezza: verosimilmente è ciò che tutti, e quindi anche gli altri, staranno provando”.
L'ansia dell'accettazione sociale fra pari, amici, compagni di scuola, comunità scolastiche “è un fenomeno del tutto normale: non ci deve spaventare, dobbiamo solo imparare ad utilizzarla, non a subirla. L'essere accettati e godere di credibilità nei confronti degli altri è fondamentale, noi siamo idiosincraticamente animali sociali e avere un posto nel «branco» è una delle più comuni fonti di ansia”, spiegano ancora gli psicologi.
“Altrettanto fondamentali sono le nostre idee e il nostro modo di pensare: sì alla conformazione che semplifica la vita sociale, ma non dimentichiamo d'imparare a piacerci, gli altri ci vedono con i nostri occhi”.
Che fare allora? Le domande che proponiamo sono le stesse, nonostante le dovute modifiche per adattarle al personale della scuola, proposte a gruppi di lavoratori di altri ambiti e le lanciamo così come le nostre brevi conoscenze ce li suggeriscono e soprattutto senza, lo ripetiamo, intento scientifico o volontà inquisitrice o per trarne statistiche. Un modo per interagire meglio coi nostri lettori e provare insieme con loro a conoscere meglio le colonne portanti della nostra istruzione: gli insegnanti appunto. 

martedì 23 settembre 2014

Darsena center, il calendario aggiornato degli eventi

Infopoint sull’Esposizione Universale, centro informazioni sui lavori di riqualificazione della Darsena e di piazza XXIV Maggio e spazio polifunzionale per l’organizzazione di iniziative ed eventi legati ai temi di Expo Milano 2015, a partire dall’energia.
Darsena Center
Il Darsena Center è un nuovo spazio pubblico aperto tutti i giorni dalle 15 alle 21 ( il sabato anche dalle 10 alle 12).
Tutta l’area è dotata di servizio OpenWi-fi Milano, la rete di connessione comunale per navigare gratuitamente e ad alta velocità. Sul prato è a disposizione dei visitatori una panchina dal design innovativo, mentre al piano terra della struttura è stato installato un erogatore di acqua liscia e gasata MilanoBlu, fornito da Metropolitana Milanese S.p.A. All’interno sono reperibili informazioni multimediali sui i temi dell’Esposizione Universale 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, sulle trasformazioni in atto nell’area Darsena/piazza XXIV Maggio e in distribuzione gratuita anche materiale informativo per ragazzi e famiglie sui temi del risparmio energetico e della raccolta differenziata.
CALENDARIO AGGIORNATO
Orario d’apertura, da lunedì a domenica, dalle 15 alle 21.
Per i bambini: attività e laboratori dedicati tutti i pomeriggi, 7 giorni su 7, dalle 15:30 alle 18:30, i più piccoli potranno divertirsi con i disegni della mascotte Foody da colorare, mentre i più grandi potranno cimentarsi con il gioco da tavola di Expo Milano 2015.
Sportello energia: tutti i sabati dalle 10 alle 12 del mattino i cittadini potranno trovare informazioni sui temi del fonti rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio energetico. Per maggiori informazioni 
MARTEDI CULTURA - 23 settembre ore 19:00 Expo. A piedi nella Milano di domaniAttraversare la città, per conoscerla, scoprirla e amarla: in occasione della Giornata nazionale del Camminare (il 12 ottobre) guardiamo Milano e l'Expo con occhi e passo nuovi. Con Gianluca Migliavacca di "Trekking Italia", Marta Candiani di "Scoprire Milano e dintorni" e Miriam Giovanzana, Terre di mezzo. Per ulteriori info: www.terre.it
GIOVEDI SCIENZA - 25 settembre ore 18:30 fermare il riscaldamento globalesi è tenuto a New York il Climate Summit 2014 voluto dal Segretario Ban Ki-moon per porre basi di un nuovo accordo globale di riduzione delle emissioni climalteranti. Ce lo racconta Stefano Caserini Ingegnere Ambientale e Docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici. Ciclo di incontri a cura del Dipartimento Energia del Politecnico di Milano.
INIZIATIVE SPECIALI
Il tempo delle donne. Tutta l’energia della città – 26 settembre, ore 17:30-19:30
In occasione del Festival Il tempo delle Donne, il Comune di Milano e Radiomamma organizzano un ‘milk-aperitivo’ con le mamme e i papà di Milano. Attività di intrattenimento per i più piccoli e aperitivo gratuito con cibi e bevande biologiche. Saranno distribuiti marsupi di cortesia e milkshirt con tasca per l'allattamento.
Dalle 18:30 tavola rotonda sui progetti ConciliaMilano e ‘Happy popping’, alla presenza dell’assessora Chiara Bisconti, A. Giungi, C. Jesi (Radiomamma) e V. Di Bussolo (Ikea).
Modera Elisabetta Andreis del Corriere della Sera. Si ringraziano Stokke – www.stokke.it, Agrispesa - http://www.agrispesa.it/, Quaranta settimane - http://www.40settimane.it/.
I giovedì della scienza
Un ciclo di incontri a cura del Dipartimento Energia del Politecnico di Milano, che ruota attorno al tema del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Il programma degli eventi si sviluppa dal 25 settembre al 20 novembre 2014. Per ulteriori informazioni consultare l'allegato i giovedì della scienza.
SPAZIO AI CITTADINI - Proponi un’iniziativa
è possibile richiedere lo spazio per:
  • incontri, riunioni, attività coerenti con le tematiche dello spazio Darsena Center (tutti i lunedì e i mercoledì dalle 19 alle 21);
  • iniziative e attività da svolgere all’interno
    Scrivendo a gs.darsenacenter@comune.milano.it o chiamando dalle 9 alle 12 da lunedì a venerdì al 02 884 58619.

venerdì 12 settembre 2014

XXI Giornata Mondiale Alzheime

Capire e rispondere ai comportamenti del malato di Alzheimer

Sala Alessi - Palazzo Marino
20 settembre 2014
ore 9 alle ore 18
Piazza della Scala 2, Milano

In occasione della XXI Giornata Mondiale Alzheimer, la Federazione Alzheimer Italia, 
in collaborazione con ASP Golgi-Redaelli, Fondazione Golgi Cenci e UNAMSI 
organizza sabato  20 settembre 2014, il convegno scientifico in chiave divulgativa 
Capire e rispondere ai comportamenti del malato di Alzheimer”
Con ingresso libero e gratuito, il convegno è rivolto ai familiari dei malati di Alzheimer, agli operatori del settore e a tutti coloro che desiderano conoscere e capire la malattia di Alzheimer, e cosa significa affrontare e gestire la vita a fianco di una persona malata.
Gli interventi che si susseguiranno durante la giornata hanno in particolare l’obiettivo di esemplificare
il sostegno alla famiglia sia sul piano della competenza del caregiver nell'affrontare le problematiche comportamentali, sia sul piano organizzativo con il ripensamento di servizi  esistenti.
Tra gli interventi è da evidenziare quello di Murna Downs, esperta internazionale di approccio interpretativo ai comportamenti della persona con demenza.

Clicca qui per conoscere il programmaPer saperne di più su questa iniziativa e sulla Federazione Alzheimer Italia visita il sitowww.alzheimer.it.

venerdì 22 agosto 2014

Alzheimer, la svolta: «Trovato il meccanismo che scatena il morbo»


by Il Messaggero 22 Ago 2014  Massimo di Forti

L'Alzheimer non è più un mistero imperscrutabile .Finalmente si conosce la fonte di questo orribile male che svuota la memoria di un essere umano, ne cancella l'identità e lo fa sprofondare, spesso per lunghi anni, in un limbo senza senso e senza storia. La clamorosa scoperta è opera di un gruppo di ricercatori italiani che hanno individuato per la prima volta l'origine subcellulare delle formazioni tossiche che provocano il morbo,descritto dal neuropatologo tedesco Alois Alzheimer nel 1906, e apre possibilità terapeutiche finora impensabili.
LA NOVITA- La ricerca - già pubblicata dalla prestigiosa rivista Nature Communications - si è svolta presso l'Ebri, l'European Brain Research Institute fondato a Roma nel 2002 da Rita Levi Montalcini per studiare i meccanismi molecolari e cellulari del nostro cervello che permettono l’apprendimento, le emozioni e la memoria, sia in condizioni normali che patologiche, come appunto avviene con l'Alzheimer. E' sta condotta da Antonino Cattaneo ordinario di neurobiologia alla Normale di Pisa e collaboratore di Levi Montalcini, coadiuvato da due giovani neuroscienziati, Giovanni Meli dell'Ebri (l'istituto si avvale di un cinquantina di elementi provenienti da vari paesi europei) e Roberta Ghidoni del Fatebenefratelli di Brescia. E corona un intenso lavoro basato sulla conoscenza e sugli effetti del Ngf (il fattore di crescita delle fibre nervose) scoperto dall'indimenticabile premio Nobel, scomparsa a 102 anni nel 2012.
LA SPIEGAZIONE- Spiega Cattaneo: «Lo studio ha utilizzato gli sviluppi dell'approccio degli anticorpi intracellulari che ho condotto precedentemente nei miei laboratori. Intervenendo su cellule di criceto, piccoli roditori rivelatisi preziosi per la sperimentazione, abbiamo potuto individuare il sito intracellulare dove cominciano a formarsi le specie molecolari tossiche che danno inizio alla patologia». E lancia un affondo di grande rilevanza umana, scientifica e sociale se si pensa che l'Alzheimer coinvolge circa 26 milioni di persone al mondo e mezzo milione in Italia: «La scoperta consente di prospettare una strategia sperimentale dal forte potenziale terapeutico. Come? «Attuando una lotta  preventiva», sostiene. «Nella fase precoce del morbo, sarà possibile in futuro colpire attraverso sonde molecolari mirate le strutture patologiche prima che vengano fuori dalla cellula». In sostanza, spiega, ciò avverrà  grazie a un magic bullet, un proiettile magico, che «con un'alta selettività eliminerà soltanto le specie molecolari tossiche nel luogo in cui si formano». Il traguardo raggiunto dal team di Cattaneo è stato possibile con il finanziamento dell'American Alzheimer’s Association, del ministero dell'Università e della Ricerca, della Fondazione Roma e dell'Human Brain Project dell'Unione Europea, varato allo scopo di creare una grande struttura per la conoscenza del funzionamento del  cervello. Si tratta senza dubbio del successo scientifico più importante ottenuto dall'Ebri. Dice il direttore generale Giuseppe Nisticò, per anni collaboratore di Levi Montalcini, con comprensibile entusiasmo: «Non ci fermiano, anzi. Avremo una nuova sede che il rettore della Sapienza, Luigi Frati, ci ha destinato nell'ex complesso Regina Elena. E creeremo, con altri istituti, una Cittadella dell'Alzheimer per vincere definitivamente il male».

lunedì 7 luglio 2014

INVITO GRUPPO BATTITORI LIBERI

 Aderisci al Gruppo Battitori Liberi Uniti

foto di Dino Donofrio.

martedì 13 maggio 2014

Freccero: "Grillo va da Vespa per convincere gli anziani a votarlo" - Il Fatto Quotidiano

nsomma, Grillo può sfondare anche tra gli anziani. 
Sì, e in questo senso andare da Vespa potrebbe essergli molto utile. Nella sua trasmissione potrà tralasciare i temi di macroeconomia, tipici della sinistra, concentrandosi sulla microeconomia: dai problemi delle piccole e medie imprese, allo sperpero di denaro pubblico sui territori.



Freccero: "Grillo va da Vespa per convincere gli anziani a votarlo" - Il Fatto Quotidiano

mercoledì 7 maggio 2014

San Fele24ore: Elezioni Comunali Basilicata 2014

San Fele24ore: Elezioni Comunali Basilicata 2014:  Modifica  Invia  Twitta Le  Elezioni Comunali 2014  si terranno il 25 maggio in  55  comuni  della regione Basilicata.  Il tu...

martedì 15 aprile 2014

I nodi irrisolti del lavoro

«La Legge 68/99 che regola l’inserimento al lavoro delle persone con disabilità è attuata solo in maniera parziale e insoddisfacente. Per le persone con disabilità psichica, poi, la situazione è decisamente peggiore, in quanto la percentuale di assunti sia nelle imprese private che nelle amministrazioni pubbliche risulta veramente irrisoria». Lo scrive Virginio Massimo, elencando i nodi irrisolti da sciogliere al più presto
Persone con disabilità intellettiva al lavoroLa situazione legislativa italiana in tema di diritto al lavoro per i disabili può essere considerata in maniera positiva, ma è la risposta delle Istituzioni che costituisce ilpunto debole della gestione dei problemi concreti. In particolare, per quanto riguarda la “faccia” della questione di cui è responsabile il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, esistono alcuni nodi irrisolti che dovrebbero al più presto essere sciolti e che segnatamente si riferiscono all’attuazione della Legge 68/99che regola l’inserimento al lavoro dei disabili.
Innanzitutto, quanto previsto dalla suddetta Legge in merito alla quota del 7% dei posti riservata ai lavoratori disabili sul totale dei lavoratori in organico non viene rispettato e l’evasione raggiunge punte molto alte, sia nel settore privato che in quello pubblico; e lagrave carenza di adeguati controlli da parte degli enti preposti (Ispettorati del Lavoro) costituisce di per sé un incentivo all’inosservanza di un obbligo di legge.
Inoltre, la possibilità di esonero che prevede di pagare una multa invece di assumere una persona con disabilità andrebbe abolita perché non è giusto né moralmente accettabile monetizzare un diritto costituzionalmente garantito come quello al lavoro.
Tutto quanto detto riguarda l’intero mondo della disabilità ed evidenzia come la Legge 68 sia attuata solo in maniera parziale e insoddisfacente. Per le persone con disabilità psichica, poi, la situazione è decisamente peggiore, in quanto la percentuale di assunti sia nelle imprese private che nelle amministrazioni pubbliche risulta veramente irrisoria.
Ciò è imputabile certamente alla presenza di pregiudizi negativi nei confronti di queste persone, presentate come “soggetti del tutto incapaci di lavorare” e “completamente inaffidabili”.
Eppure, l’articolo 11 della Legge 68 – attualmente utilizzato pochissimo – permetterebbe nella maniera più trasparente possibile, attraverso convenzioni, tirocini mirati e chiamate nominative, un significativo inserimento di disabili psichici nel mondo del lavoro. E si dovrebbe anche sostenere con maggior impegno l’iniziativa delle Cooperative Sociali di tipo B impegnate per inserire nel lavoro le persone con disabilità psichiatrica con gravi difficoltà.
Chiediamo dunque la solidarietà di tutti i cittadini per quella che consideriamo una battaglia di civiltà, invitandoli anche a diffondere e sottoscrivere questo nostro messaggio.
di Virginio Massimo Presidente dell’Associazione Tutti Nessuno Escluso (Coordinamento Nazionale per l’Inclusione Sociale dei Disabili Psichici).
By SUPERANDO.IT