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lunedì 25 luglio 2016

La Voce dei Condomini BLOG di Leonardo Donofrio: SCIA 2: titoli edilizi caso per caso

La Voce dei Condomini BLOG di Leonardo Donofrio: SCIA 2: titoli edilizi caso per caso: Come individuare il titolo edilizio corretto per ogni intervento a fronte del nuovo decreto SCIA 2 che fornisce tabelle caso per caso Co...

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Disabili, al via il tavolo per l'integrazione a scuola

Si è insediato, presso l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, il 'Gruppo di Lavoro Interistituzionale regionale per l'integrazione degli alunni con disabilità'. Previsto dalle direttive ministeriali, il nuovo Tavolo ha lo scopo di riesaminare e perfezionare l'attività di inserimento e integrazione degli alunni disabili a scuola. Partecipano ai lavori tre Direzioni generali della Regione Lombardia (Sanità, Famiglia e Istruzione), insieme allo stesso Ufficio Scolastico Regionale e ai rappresentanti di Comuni, Province e associazioni dei disabili.

"E' un esempio di lavoro di squadra e di vero federalismo - ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, presente negli uffici di via Ripamonti, insieme al Direttore Scolastico regionale Giuseppe Colosio -. Questa iniziativa vede al lavoro insieme tutta la comunità lombarda secondo i principi della sussidiarietà verticale (con la presenza di Province e Comuni) e orizzontale (con il contributo delle associazioni)".

"E' importante accorgersi delle debolezze del sistema - ha aggiunto l'assessore - perché questo dà la spinta per il miglioramento continuo della qualità. Il lavoro comune è fondamentale per definire delle regole che permettano agli operatori di lavorare e di garantire conformità ed equità, oltre che per ragionare sul concetto di appropriatezza misurabile degli interventi".

"L'obiettivo finale - ha detto ancora Bresciani - è una vera inclusione sociale, che è cosa diversa dall'integrazione e che significa neutralizzare le differenze tra disabile e non disabile".

Tra gli scopi del lavoro del Gruppo insediato oggi, secondo quanto sottolineato dal direttore Colosio, anche l'impegno a riportare nelle giuste sedi il dibattito su questo tema, che nell'ultimo periodo si è spostato troppo nei tribunali e sui mezzi di comunicazione. Va anche evitato, sempre a giudizio di Colosio, l'eccesso di medicalizzazione e di custodia nei confronti degli alunni disabili, che penalizza una vera integrazione.

Un censimento e una riflessione sul ruolo degli istituti particolari (le ex scuole speciali) ancora presenti in Lombardia completa il quadro dei primi compiti che avrà il Gruppo di Lavoro. Pur non presenti alla seduta di insediamento, gli assessori regionali Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale) e Gianni Rossoni (Istruzione, Formazione e Lavoro) hanno fatto pervenire loro messaggi.

Boscagli ha ricordato "le molte azioni a favore delle persone con disabilità intraprese in Regione Lombardia nel corso del tempo; ultimo esempio è il Piano d'Azione Regionale per le persone con disabilità, approvato a dicembre, che delinea obiettivi e strumenti per una politica unitaria. Il Gruppo di Lavoro interistituzionale regionale per l'integrazione degli alunni con disabilità rappresenta un esempio di questo percorso".

Dal canto suo, l'assessore Rossoni ha invece sottolineato l'importanza anche delle politiche di inserimento lavorativo: "Nell'ultima legislatura oltre 31.000 persone con disabilità hanno partecipato a interventi formativi, di attività di orientamento, tutoraggio e accompagnamento al lavoro, anche attraverso sostegni all'autoimprenditorialità e con il coinvolgimento diretto delle cooperative sociali, con un investimento di quasi 70 milioni di euro".

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Docenti di sostegno specializzati, conquiste e problemi irrisolti

Docenti di sostegno:Petizione IUniScuola
11 novembre 2007 - Leonardo Donofrio dello IUniScuoLa: Quali sono dunque le nostre proposte concrete anzi concretissime? "Prima di tutto, l’aumento del cosiddetto organico di diritto; in secondo luogo la copertura di tutti i posti vacanti con nomine in ruolo; in terzo luogo, una gestione rigorosa e reale delle nomine entro il 31 Luglio utilizzando tutte le risorse selezionate esistenti. Come? Con l’istituzione di un Albo Regionale dei docenti abilitati, con l’obbligo della permanenza di almeno cinque anni nelle scuole della Provincia per i Docenti nominati in ruolo. Infine la IUniScuola invita chi di dovere a pensare procedure di corsi di riconversione per l'acquisizione del titolo di specializzazione per il sostegno da parte dei precari in possesso di abilitazione o idoneità conseguita con concorso ed in servizio su posti di sostegno eliminando quel costoso e inutile Limbo rappresentato dalle Scuole di Specializzazione, per perorare il ritorno a un corso-concorso in servizio, così come avviene in tutti gli altri settori ". 15 ottobre 2010 - Comunicato del direttore generale Giuseppe Colosio, Docenti di sostegno: attivati in Lombardia 554 posti aggiuntivi"I ragazzi disabili che frequentano le scuole statali lombarde avranno a disposizione un maggior numero di docenti di sostegno: la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha infatti disposto l’attivazione di ulteriori 64 posti di sostegno, che fanno seguito ai 490 già precedentemente istituiti in aggiunta ai numeri assegnati dal Ministero all’organico della Lombardia.Nel quadro stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale 80/10 – che ha sancito l’illegittimità del limite posto dalla legge finanziaria 2007 al numero di posti di sostegno attivabili – le 554 cattedre aggiuntive sono state autorizzate vagliando i singoli casi proposti dalle scuole agli uffici territoriali, con particolare riguardo alle centinaia di nuove certificazioni pervenute dopo l’inizio dell’anno scolastico e agli alunni provenienti da altre province. Salgono così a 12218 le cattedre di sostegno complessivamente attivate in Lombardia, a fronte di 28148 alunni disabili frequentanti le scuole statali.Rimane invece drammatico il problema del reclutamento degli insegnanti: in Lombardia le graduatorie dei docenti specializzati per l’insegnamento agli alunni portatori di handicap sono generalmente esaurite e le scuole sono costrette a far ricorso a personale non specializzato, ad ulteriore conferma degli esiti insoddisfacenti dell’attuale sistema di reclutamento che, risalendo sostanzialmente a norme del 1999, rivela tutta la sua fragilità." Leggi Docenti di sostegno specializzati, conquiste e problemi irrisolti

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